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Workplace Strategy, di cosa stiamo parlando?

Lorena Gianlorenzi, Head of Project & Development Services Italy ci racconta come vede JLL il futuro sello spazio lavorativo e quali sono gli strumenti a disposizione delle corporate per affrontarlo con successo

10 ottobre 2019

«Migliorare l’utilizzo dello spazio e della tecnologia andando incontro alle esigenze dei lavoratori permette di ottenere una maggiore profittabilità e un’ottimizzazione dei costi» 

Lorena Gianlorenzi, Head of Project & Development Services

Che cosa significa per JLL Workplace Strategy?

Per JLL la Workplace Strategy è una filosofia, il cui obiettivo è capire i trend che stanno rimodellando il modo di lavorare e le esigenze delle persone all’interno di un’industria in continua evoluzione. Questo “approccio filosofico” viene messo a disposizione delle corporate per aiutarle ad adattare la loro struttura lavorativa e i propri spazi, venire incontro alle esigenze dei propri lavoratori e clienti, generando un’esperienza lavorativa positiva e incrementando il rendimento aziendale.

Il mercato è in continua evoluzione e la tecnologia ci sta portando verso orizzonti che anche solo qualche anno fa avremmo fatto fatica ad immaginare: i progetti ormai vengono condivisi in maniera virtuale, lo smartphone ci permette di essere sempre connessi con tempi di riposta immediati… tutto ciò ha portato ad un cambiamento strutturale nel modo in cui le persone cooperano tra di loro, all’interno e al di fuori dell’ufficio, e i processi aziendali sono cambiati di conseguenza.

In tale contesto è quindi fondamentale che le corporate capiscano questi cambiamenti e le nuove esigenze, e che trasformino con la Workplace Strategy il luogo di lavoro in uno spazio in cui le persone possano trovare un ambiente e degli strumenti che favoriscano la concentrazione, l’innovazione e la creatività, permettendo dunque di svolgere le proprie attività in maniera ottimale.

Ci potete dare un esempio di best practice?

La parola d’ordine oggi è “Smart Working” che spesso viene identificato come lavoro da remoto, da casa o da altri spazi. Questo nuovo approccio aiuta le persone a trovare un miglior equilibrio tra attività lavorativa e vita privata ed è dimostrato come questo equilibro aumenti la produttività delle persone.

Gli spazi di coworking con uffici “plug & play” a disposizione ovunque ed a qualsiasi orario hanno saputo rispondere a questo nuovo trend e si presentano come una soluzione ottimale per le persone che si spostano spesso per lavoro. Più in generale, l’ufficio continua a rimanere il punto di riferimento per le persone, l’HUB dell’azienda, uno spazio in cui si generano idee, si collabora, si innova. È importante dunque trovare all’interno di questo spazio di riferimento la flessibilità che il lavoratore ricerca.

L’individuo rimane al centro dell’attenzione, perché la soddisfazione del dipendente - data dalla qualità e dall’efficienza dello spazio di lavoro - ha un impatto estremamente positivo sulla sua produttività e sull’ottimizzazione dei costi aziendali.

Nel concreto come si applica la Workplace Strategy in un contesto lavorativo?

Se prima parlavo di filosofia, nella pratica la workplace strategy è un approccio estremamente analitico.

Lo studio di fattibilità rappresenta lo step preliminare per identificare lo spazio lavorativo più adatto per i nostri clienti. Partendo dall’analisi spaziale degli uffici e dall’esperienza delle persone che lo vivono, identifichiamo lo scenario ideale bilanciando i requisiti spaziali identificati dagli utilizzatori e l’ottimizzazione dell’uso dello spazio.

Una volta terminata questa prima fase, definiamo insieme al cliente i KPI di progetto. Determiniamo, per esempio, l’efficienza dell’edificio (GIA/NIA) e dello spazio dedicato alle persone (mq/persona), parametri questi che ci permettono di identificare lo spazio più funzionale al nostro cliente.

Ai KPI “fisici” affianchiamo quelli più connessi all’esperienza che le persone vivono nel luogo di lavoro: la GAP analisi ci permette, per esempio, di identificare gli aspetti che le persone individuano come più importanti per lavorare meglio, collaborare con i colleghi, concentrarsi o semplicemente telefonare.

Grazie al monitoraggio di questi KPI – attraverso strumenti quali la nostra piattaforma Performa – i clienti possono monitorare l’impatto di un progetto di trasformazione del proprio spazio lavorativo sulla produttività aziendale, costruendo dei benchmark e delle best practice aziendali.

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