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ESG e il futuro dell’immobiliare

La Pandemia ha risvegliato l’attenzione delle aziende verso le tematiche ESG e verso immobili e ambienti sempre più sostenibili

02 dicembre 2020

“La Pandemia ha risvegliato l’attenzione delle aziende verso il tema della Corporate Social Responsibility, da cui ne consegue una crescente domanda di immobili e ambienti sempre più sostenibili”

Elena Zanlorenzi, Head of Research JLL Italia

Di fronte al clima di incertezza generato dalla pandemia globale di Covid-19, le grandi corporate si interrogano sulle azioni utili ad accrescere la resilienza del loro business. Tra i temi che emergono in questo periodo troviamo trend già in atto da tempo ma che negli ultimi mesi hanno subito una significativa accelerata, tra cui, l’attenzione agli ESG.

Il settore immobiliare è responsabile di circa il 40% delle emissioni globali di carbonio e le città di tutto il mondo si sono impegnate a contribuire alla sua riduzione. Tra i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite ne compare uno dedicato allo sviluppo di infrastrutture resilienti e alla promozione di un’industrializzazione sostenibile, mentre un altro SDG è direttamente connesso alle città ponendo l’obiettivo di rendere gli insediamenti urbani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili. “La sostenibilità economica, sociale, ambientale e di governance, o ESG, è diventato uno dei principali trend a guidare il futuro del Real Estate” afferma Elena Zanlorenzi, Head of Research JLL Italia. “Attraverso la creazione di singoli edifici resilienti, costruiti secondo le logiche della sostenibilità e dell’efficienza energetica, e attraverso lo sviluppo di nuovi progetti di rigenerazione urbana che riguardano interi quartieri e zone, il settore immobiliare ha la possibilità di plasmare un’economia e una società più solida, innovativa e inclusiva.”

Il rispetto dei fattori ESG è tra gli obiettivi dei proprietari immobiliari e delle stesse corporate che occupano gli immobili. Anche in un’ottica di fidelizzazione del personale, che oggi più che mai si aspetta spazi efficienti e moderni, questo è un tema sempre più centrale. 

“La Pandemia ha risvegliato l’attenzione delle aziende verso il tema della Corporate Social Responsibility, da cui ne consegue una crescente domanda di immobili e ambienti sempre più sostenibili” continua Elena Zanlorenzi “Il layout degli spazi è destinato a cambiare, in particolar modo quello degli spazi ad uso uffici. Gli ambienti lavorativi dovranno essere più resilienti, sicuri e sostenibili, nonché attenti al benessere dei dipendenti. Gli immobili che rispettano i fattori ESG non solo contribuiscono ad un ambiente più sostenibile ma consentono anche di tagliare i costi, migliorare la redditività, costruire un brand che sia riconosciuto dalla comunità, attrarre e trattenere i talenti”. Una strategia immobiliare sostenibile è sempre più parte integrante degli obiettivi aziendali.

Non si parla solo di nuove costruzioni: gli sviluppi nelle tecniche di costruzione, l’uso di materiali alternativi e tecnologie innovative rendono oggi possibile riqualificare i vecchi edifici e progettare i nuovi secondo i più alti standard di efficienza energetica. Ne è un esempio il progetto Torri dell’EUR, nell’omonimo quartiere di Roma. Il complesso, uno sviluppo immobiliare degli anni ’60 progettato dall’Architetto Cesare Ligini, a seguito dei lavori di riqualificazione in atto ambisce a ottenere il livello Gold di Certificazione LEED, "Leadership in energy and environmental design" e sarà caratterizzato da altissime prestazioni energetiche. Grazie ai pannelli fotovoltaici, a strategie di progettazione passiva e alla facciata ad alte prestazioni, si avrà una riduzione del consumo energetico pari al 70% rispetto ad un analogo edificio oltre che un maggiore comfort per tutti gli utilizzatori. 

“Anche se è prematuro esprimersi sugli impatti del Covid sul mercato immobiliare ed in particolare sul settore degli uffici in questo momento dove stiamo attraversando una seconda ondata della pandemia, riteniamo ragionevole aspettarci un crescente interesse per gli immobili di qualità elevata che forniscano maggiori garanzie in termini di performance, benessere e sicurezza e localizzati in ubicazioni consolidate. La contenuta disponibilità di prodotto di qualità nelle piazze principali potrebbe, ancora una volta, essere la chiave di volta che supporterà il mercato” conclude Elena Zanlorenzi.

 

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